Centro Studi di Castel d'Emilio ed Agugliano

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domenica 13 luglio 2014

Mostra: Le oche verdi ed il lardo Rosso. Castlferretti sabato 12 luglio 2014. Presentazione

L'innaugurazione della mostra dedicata al passagio del fronte ha avuto luogo sabato 12 ottobre 2014 alla Biblioteca L. Radoni, di Castelferretti. Come annunciato, il panel di presnetazione era composto da Giuliano Evangelisti, Arolbo Berardi, e Massimo Coltrinari, mentre Lugi Marsibilio, con una decisione presa in comune, non è intervenuto in quanto la sua relazione è stata praticamente annullata dal programma similare messo in atto nella mattinata.
Con piacevole sopresa era però presente il figlio del genrale Morigi, il valente ed eroico comandante dei paracadutisti a Filottrano
 
Massimo Coltrinari hacoordinato gli interventi, introducento i relatori, dopo aver fatto un quadro generale della situazione nel 1944 nell'ancnetano.
La mostra, nei suoi comparti, presenta il primo dedicato ai capi militari alleati, tedeschi, italiain, e a quelli partigiani, completato dagli organici delle forze contrapposte.
Il secondo comparto è dedicato ad un particolare aspetto: l'atteggiamento dei Polacchi verso i prigionieri tedeschi di origine polacca, i quali erano inviati ad entrale nella fila del 2° Corpo.
I tre comparti successivi sono dedicati alle giorni decisivedalla battaglia di Ancona, quella individuata come quarta fase: i giorni 17 e 18 luglio 1944.
 
Un coproato è dedicato all'azione del Corpo Italiano di Liberazione e la sua partecipazione alle operazioni. Prima con la conquista di Rustico, poi di Santa Maria Nuova ed infine Jesi
 
Due comparti sno stati dedicati ad Ancona ed alla vicende della sua liberazione il 18 luglio 1944. Gli ultimi infine dedicati al termine del passaggio del fronte, nei giorni in cui, sfruttando il successo, si giunge sulla linea dell'Esino
 
In questo contgesto ha preso la parola Aroldo Berardi, esponente di quei politici che amano la cultura e l'aiutano a crescere e ad affermarsi. Un intervento incentrato sulle iniziative prese nei vari Paesi dell'Anconetano (Osimo, Casenuove, Rustico, Polverigi, Agugliano, Castel d'Emilio, Cassero, Castelferretti) per ricordare il passaggio del fronte del 1944.
 
A seguire, Giuliano Evangelisti, ha parlato di un aspetto particlare. il munizionamento dei reparti del 1944, con un intervento tanto efficace quanto semplice e comprensibile a tutti, data la complessità del tema.
 
Poi ha preso la parola Morigi, che ha parlato dei paracadutisti del Corpo Italiano di LIberazione, della figura di Suo Padre, e di quello che significa ancor oggi Filottrano.
La presenta di un figurante, gentilmente mandato dalla Accademia di Oplologia di Ancona, con l'uniforme del Corpo Italiano Di Liberazione, bellissimo esempio di fonte materica, ha dato un ulteriore tocco di interesse.
 
La mostra è espressione del volume già precedentemente annunciato, di cui Coltrinari, nel concludere l'incotor, ha tracciato i punti salienti.
 
La Mostra ha la sua appendice a Casted Emilio, incentrata sul passaggio del fronte al Convento, press la Società Operaia. 
 
Una iniziativa, che avrebbe potuto dare più proficui risultati culturali se fosse rimasta nell'ambito della Pro Castelferretti e di Castelferretti, attuando il programma collegato alle associazioni dei paesi interessati a questa iniziativa, come inizialemnte preventivato.
 

venerdì 4 luglio 2014

12 luglio 2014 ore 17,30 Alla Biblioteca Radoni.


Volume: Il Corpo Italiano di Liberazioine e Ancona

 
Massimo Coltrinari,
IL CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE E ANCONA.
 Il tempo delle oche verdi e e del lardo rosso. Il passaggio del fronte: giugno-luglio 1944,
Roma, Università La Sapienza,
Casa Editrice Nuova Cultura,
2014, pag. 350, Euro 25,  ISBN 9788868123222
info: www.storiainlaboratorio.blogspot.com             email. ricerca23@libero.it.
 


Il volume illustra il contributo che il Corpo Italiano di Liberazione ha dato alla liberazione delle Marche, in generale, e di Ancona in particolare, in quella che si chiama la Battaglia di Ancona, che si svolse dal 1 al 20 luglio 1944.
 

Inquadrato nel II Corpo d’Armata Polacco, svolse sempre il ruolo di coprire il fianco sinistro dei Polacchi, che avanzano lungo la litoranea Adriatica, liberando Ascoli Piceno, Macerata, Tolentino. Liberata Osimo il 6 luglio, il Comandante Polacco Anders predispose un piano di attacco per la conquista di Ancona che prevedeva la 3 Divisione Carpatica a destra, con compiti di fissaggio ed inganno, la 5 Divisione Krescowa, con il compiti di attacco, rottura e sfondamento del fronte tedesco, mediante manovra di aggiramento, il Corpo Italiano di Liberazione, con i compiti protezione, sicurezza e copertura del fianco sinistro. L’obiettivo era di conquistare Ancona e annientare la guarnigione tedesca.

Questo piano, messo in atto dall’alba del 17 luglio ebbe un successo parziale: Ancona fu conquistata il 18 luglio, ma la guarnigione tedesca, nonostante forti perdite, non fu annientata. Di questo parziale insuccesso vari comandanti polacchi accusarono il Corpo Italiano di Liberazione, accusandolo di aver raggiunge i suoi obbiettivi con ritardo, scoprendo il fianco sinistro delle forze avanzanti polacche, che furono costrette a fermarsi, e quindi dare tempo  per fuggire. Accuse che si rivelarono infondate, ma che dimostrano come il Corpo Italiano di Liberazione era parte integrante delle forze alleate che liberarono Ancona.

 

Per dimostrare questo, il volume presenta pagine di storia militare con un linguaggio per specialisti, affrontando anche delicati argomenti come quello dell’apporto delle forze della Resistenza, spesso presentato in maniera distorta. Il linguaggio diviene, però, subito amabile e divulgativo in quanto presenta le operazioni militari ricostruite anche attraverso le testimonianze orali e documentali coeve a complemento della descrivine tecnico-tattica.

Testimonianze di militari e di civili, da quella di Sergio, uno dei soldati del Corpo Italiano di Liberazione partecipe della Liberazione di Santa Maria Nuova e Jesi, a quella di Francesca, che descrive il passaggio del fronte ad Osimo, perno della difesa tedesca, che nel 1944 era il capoluogo delle Marche in quanto Ancona era stata prostrata dai bombardamenti, a quelle di sfollati e cittadini di Agugliano, Castel’Emilio, Cassero Camerata Picena e Castelferretti, paesi sull’asse di avanzata dell’attacco Polacco, che tra macerie morali e materiali speravano di sopravvivere e, vivere un futuro diverso e migliore.

 

Il volume descrive, quindi,’ il passaggio del fronte nell’anconetano, nome con cui ricordiamo tutti quei terribili, quei giorni delle oche verdi, dipinte dai contadini con il l verderame per mimetizzarle e evitare attacchi aerei alleati, e del lardo rosso, come i tedeschi, sempre in cerca di cibo da rubare nelle loro razzie, chiamavano il prosciutto.   

 

Massimo Coltrinari, generale, storico, è docente presso il Centro Alti Studi per la Difesa – ISSMI di Dottrine Strategiche e Storia Militare e alla Università di Roma, La Sapienza. Ha ideato e diretto il Progetto 2Storia in Laboratorio, i cui studi e ricerche hanno dato origine a questa Collana, di cui è direttore.    
 
 

70° anniversario del passaggio del fronte. Programma


Mostra: Il tempo delle Oche Verdi e del lardo Rosso I

 
 
 
 

Mostra: Il tenpo delle Oche verdi e del Lardo Rosso II -III

 
 
 
 
 
 
 
 

Mostra: Il tempo delle Oche Verdi e del Lardo Rosso IV

 
 
 
 
 
 
 
 

martedì 1 luglio 2014

Monumento ai Caduti del passaggio del fronte. Il progetto per Casenuove

Questo volume vuole essere strumento ed ausilio di alcuni progetti che sono proposti e realizzati dal Gruppo “Studenti e Cultori” al fine di una maggiore divulgazione e conoscenza della Guerra di Liberazione.
Prima di illustrare questo aspetto, necessita alcune parole di presentazione del “Gruppo Studenti e Cultori”.
Nasce come aggregazione di giovani studenti, ovvero di coloro che ancora sono nella fase di educazione ed istruzione, e da “Cultori”, ovvero la vecchia figura del “Lettore” delle nostre Università, cioè colui che si affianca all’Ordinario ed all’Assistente per dare un ulteriore  contributo della Materia. Un misto di giovani e di meno giovani con più esperienza, in un connubio di collaborazione e non competitività. Questa aggregazione ha dato notevoli risultati nell’arco di tempo dal 2006 in poi, con il progetto Storia in Laboratorio, la edizione della rivista “Il Secondo Risorgimento d’Italia”, l’attività ad Anzio e Nettuno ed Aprilia, e con la partecipazione a convegni, incontri, seminari, oltre ad avere avviato ricerche e studi su più versanti dei temi di interesse. Molti progetti sono, poi, stati realizzati, ad esempio a Rimini con la Mostra sulla I Guerra Mondiale, a Matino, e a Milano. Altri sono in essere come quello con l’Associazione “ProCastelferreti” per la realizzazione della Biblioteca “L. Radoni”, a cui si sono via via aggiunte le collaborazioni con la Società di Mutuo Soccorso di Castel d’Emilio, il Centro Studi di Agugliano e Castel d’Emilio, la Mediateca di Polverigi, ecc.
Vari sono stati i patners, tra cui alcune scuole capofila, come la “Colomba Antonietti” di Roma, il “Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia, ed alcune Associazioni di ex Combattenti, come ad esempio l’UNUCI, sezione di Spoleto, la Associazione Seniores dello IASD, la Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione, l’Associazione Nazionale Ex Internati.
 
 
Presentato così il Gruppo Studenti e Cultori come soggetto proponente, in breve si presenta la proposta che pere gran parte è stata ispiratrice di questo volume.
La proposta consiste nel progetto di arredare e completare il Monumento a Casenove, Osimo, in ricordo dei caduti del Corpo Italiano di Liberazione con alcuni tabelloni esplicativi.
Il progetto che viene sostenuto anche con la pubblicazione di questo volume ha un presupposto fondamentale: il passare del tempo, il susseguirsi delle generazioni, impone fatalmente che alcuni messaggi rimangano incomprensibili ai giovani, a coloro che all’epoca dei fatti non erano nemmeno nati o a coloro che sono giunti da terre lontane e si sono fermati da noi, gli immigrati. Da qui il messaggio simbolico del Monumento, che spesso cade nel vuoto.
E’ il caso del Monumento da noi citato, eretto per i fatti del 17-18 luglio 1944 a Casenuove: posto lungo una strada provinciale, ancorchè ben tenuto, rappresenta semplicemente un Monumento. Che cosa esso ricorda, i fatti, le vicissitudini sono per lo più sconosciuti ai più.
La proposta è quella di erigere due-tre pannelli esplicativi, con tabelloni che siano in grado di resistere alle intemperie in cui viene spiegato che cosa è successo, chi sono i protagonisti, perché è successo e come si sono svolti i fatti, con disegni, carte e fotografie che possano mettere in condizioni il visitatore di comprendere il significato del Monumento e che cosa esso rappresenta.
Il progetto nella sua ideazione e sviluppo teorico è da tempo pronto[1]. Ora si aspetta solo che lo si realizzi. La edizione di questo volume può rappresentare uno stimolo, oltre che un contributo, alla realizzazione del progetto proposto.
 
                                                           Gruppo Studenti e Cultori


[1] Per ulteriori dettagli, vds vvv.coltrinarimarche1944.blogspot.com; inoltre www.corpoitalianodiliberazione.blogspot.com.