A disposizione dei soci c’è anche una biblioteca“Vogliamo viverla nostra realtà paesana con fierezza”
Inaugurata la nuova sede dell’associazione all’interno del centralissimo castello Pro Castelferretti, l’identità resiste
La soddisfazione di Tonelli: “Il nostro girovagare è terminato”
FALCONARA – La Pro Castelferretti, associazione culturale che da anni lavora al recupero della memoria storica e delle tradizioni del paese alle porte di Falconara, da sabato scorso ha finalmente una sede (in una delle sale del castello dei Ferretti) all’interno della quale è stata allestita anche una piccola biblioteca. Dopo il taglio del nastro e gli interventi del sindaco Goffredo Brandoni, dell’assessore alla cultura Stefania Signorini, dell’ex presidente della Pro Castelferretti Stefano Vannini e di Massimo Coltrinari che ha donato la maggior parte dei volumi che ora costituiscono il fondo bibliotecario, il presidente dell’associazione Luigi Tonelli ha espresso la sua soddisfazione per l’obiettivo raggiunto. “Il nostro girovagare è terminato – ha detto – adesso Castelferretti ha una sua biblioteca e la sede dell’associazione che insieme diverranno sicuramente un punto di riferimento per iniziative culturali, sociali e perché no anche ricreative”. La biblioteca è dedicata alla memoria di Lorenzo Radoni, “uno dei tanti, troppi giovani che prematuramente ci hanno lasciato”, come Giorgio Sabini il cui nome è ora quello della società di pallavolo, a Roberto Lombardi a è intitolata la palestra della scuola media, a Roberto Fioretti in ricordo del quale c’è il campo sportivo, Sandro Sordoni pilota di caccia a cui è dedicato il piazzale dell’aeroporto e Lino Liuti insegnante di educazione fisica deceduto nel 1988 sul Catria nel disperato tentativo di soccorrere un compagno e per questo è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile. Tonelli nel suo discorso ha più volte fatto riferimento a Castelferretti come “paese”, perché, ha spiegato, “Castelferretti è tale ed i castelfrettesi si ritengono tali e ne vanno fieri”. “Castelferretti – ha proseguito Tonelli – ha subito nel passato e sta attualmente subendo notevoli flussi di immigrazione dalle zone limitrofe e non solo e questo ha costituito un notevole fattore di dispersione per le caratteristiche autoctone relative alle usanze ed ai costumi del paese ciononostante Castelferretti è riuscito a mantenere una dimensione che a differenza delle altre località dei dintorni può ancora essere definita ‘paesana’ senza ciò addurre alcuna implicazione dispregiativa”. Orgogliosi del loro vivere in un paese, i castelferrettesi sono stati costretti a confrontarsi con la dura realtà del “declassamento da frazione a quartiere di Falconara con la cancellazione della dicitura frazione dalla segnaletica stradale. “Noi ci tenevamo alla parola paese perché è sinonimo di identità, autonomia contrariamente a quartiere che tende a fornire l’idea di porzione di una realtà come quella falconarese”. Nel corso della manifestazione di sabato scorso sono stati lette opere dei poeti Fabio Serpilli e Paolo Marzioni e brani dello storico e giornalista castelferrettese Sirio Sebastianelli. M. M., Corriere Ad riatico, 27 maggio 2008