Centro Studi di Castel d'Emilio ed Agugliano

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martedì 30 dicembre 2008

La Rocca di San Cataldo in Ancona II

Ancona in servitù
Nella prima metà del secolo XIV, Ancona, pur accettando la protezione e l’alto dominio spirituale della Chiesa, aveva gelosamente conservate le preesistenti prerogative di Repubblica libera ed indipendente. Prerogative perdute nel 1348 in cui i Malatesti da Rimini occuparono, mano armata, il colle San Cataldo che dominava la città e vi si rafforzarono costruendovi un fortilizio, poi ceduto alla Chiesa, e conculcate nel successivo periodo di diretto dominio papale (1335-1383) in cui lo stato di soggezione di Ancona si mutò in servitù più o meno larvata ed onerosa.
Ciò avvenne nel 1335, sotto il governo del Cardinale legato e rettore della marca anconitana, messer Egidio Albornoz di Spagna, tipica figura di statista soldato che, eminente nelle armi e peritissimo nei pubblici negozi seppe, in breve volger di anni, riconquistare alla temporale podestà ecclesiastica le provincie italiane ad essa ribelli, tarpando l’ali a tutti quei signori e tiranni che dall’Alpi alla Sicilia, si ernao affermati nelle terre della Chiesa.[1]
[1] La eminente figura dell’Albornoz è stata luminosamente tratteggiata dal prof. Filippini : “La prima legazione del cardinale Albornoz in Italia“, in “Studi Storici”.

sabato 20 dicembre 2008

La Rocca Papale di San Cataldo in Ancona I

Gualtiero Santini nel 1939 scrisse un volume dedicato alla scomparsa Rocca Papale di san Ctaldo in Ancona. Un volume preciso e a dove si può comprendere tutto l’arco di esistenza di questa Rocca, che rappresentava un elemento fortificatorio di tutto rilievo e che dominava Ancona. Chi deteneva la Rocca di san Cataldo era il padrone della città. Proprio lo spirito libero degli Anconetani, custodi e gelosi delle loro libertà porto, dopo le inevitabili lotto , alla distruzione della Rocca e quindi il ripristino e la liberazione delle libertà civiche.
Riporteremo capitolo per capito questo volume, come contributo alla conoscenza di questa infrastruttura storica, che per il periodo e l’epoca molto si avvicina alla vicende in cui fu costruito il castello dei ferretti nella piana dei Ronchi.

Il Colle di San Cataldo ad Ancona I
Ancona nel Secolo XIV

Emula e rivale della repubblica Veneziana, Ancona nel secolo XIV si era affermata in potenza nell’Adriatico, ove ambasciatori, consoli e mercanti avevano ottenuto privilegi ed accumulate ricchezze. Accordi, alleanze ed amicizie garantivano il benessere acquisito:milizie di terra di mare flotta munita ed armi in gran copia ne tutelavano la libertà ed il prestigio.
Prospera e fiorente la città si accrebbe in tale periodo, si rafforzò si abbellì,e, pur rivolgendo le sue migliori attività ai commerci ed alle industrie, seppe concedere adeguato impulso alle arti, alle scienze ed agli studi sicchè cittadini d’ingegno e di dottrina poterono affermarsi in varia misura nel campo della politica nel campo religioso, scientifico, letterario e guerresco. Periodo questo ascensionale cui succede, nella seconda metà del secolo XIV un ciclo di avversità e di lotte, culminato nel 1383 nella vittoria che concederà ad Ancona la libertà già menomata da un tentennio e più di soggezione.
Dalle vicende tumultuse ed irrequiete che inquadrano questo periodo storico ne sarà fatto cenno narrando degli avvenimenti anconetani, ma solo sinteticamente, chè una trattazione adeguata ci condurrebbe assai lungi dal nostro proposito. ( Per approfondimenti M. Coltrinari = ricerca23@libero.it)